Differenza tra massello e multistrato

Con un’idea più chiara di cosa siano il massello e il multistrato possiamo a questo punto porli a confronto, per poter nel miglior modo indirizzare la nostra scelta personale:

  • COLLANTI: secondo la vigente normativa, esistono limiti estremamente rigidi per quanto riguarda l’emissione di formaldeide. Pregevole in questo senso l’atteggiamento dei produttori certificati, che scelgono di rimanere molto al di sotto dei limiti imposti; nonostante queste numerose misure di sicurezza, un minimo di emissione, non nociva per la salute, si verifica ugualmente negli ambienti all’interno dei quali è installato il multistrato. Il massello, invece, non necessita di alcuna tipologia di collante; soltanto per la bonifica dei tarli, potrebbero essere utilizzati prodotti biopreservanti (è ammesso dalla normativa europea esclusivamente il  pentaclorofenolo), a patto che vengano segnalati sulla scheda del prodotto. La Maro Cristiani, decide di non utilizzare nessun prodotto biopreservante, convinta dell’idea che sia da preferire il rischio di un singolo “tarlo” al  poco salutare utilizzo di prodotti chimici.
  • COSTI: il materiale di cui è costituito il substrato del multistrato determina un consistente calo del costo relativo al prodotto. Tuttavia sul prezzo di questa tipologia di parquet incidono molto i costi della manodopera di produzione.
    Il prezzo del massello è invece condizionato dal costo del materiale interamente “nobile”, seppure la manodopera e il collante in fase di assemblaggio determinino un notevole abbattimento dei costi. Tuttavia la manodopera per la messa in posa di un massello deve essere particolarmente specializzata, mentre quella per la messa in posa del multistrato richiede meno strumenti e competenze tecniche.
    A incidere sul prezzo del multistrato è soprattutto la sua provenienza: se prodotto su suolo italiano il suo prezzo finisce per essere maggiore di quello del massello; se importato dall’estero (dove sono drasticamente ridotti i costi della manodopera) il multistrato finisce per essere meno costoso del massello. Attenzione però: non riteniamo un multistrato di bassa qualità solo perché arriva dall’estero; in molti casi infatti si tratta del medesimo materiale di partenza, lavorato con gli stessi macchinari rispetto a quello prodotto italiano, che gli stessi imprenditori italiani esportano per poi ricondurlo in sede e venderlo poi a prezzi competitivi, grazie al basso costo della manodopera estera.
  • CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI: nel momento in cui si compra un parquet, la tabella tecnica di riferimento raccomanda per sia per il massello che per il multistrato il medesimo range di umidità (45-55%) del supporto in muratura e all’ambiente circostante. Se viene superato (in eccesso o in difetto) questo range, entrambe le pavimentazioni subiscono delle piccole alterazioni, e viene meno la planarità di ambedue. Se l’aria circostante sarà troppo secca, infatti, il massello si ritirerà, creando intervalli tra i listoni; se invece l’aria circostante si presenterà molto umida, il massello spingerà fino a staccarsi dal sottofondo. Lo stratificato, invece, oltre alle conseguenze cui va incontro il massello, presenterà la tendenza a sfogliarsi, dando vita a delle deformazioni di imbarcamento. Tutto ciò non deve tuttavia destare in voi troppa preoccupazione: è molto difficile, infatti, che tali condizioni si verifichino in una residenza civile ben realizzata, inficiando la resa del vostro parquet.